OK si parte!
Scaricate l'ultima versione di Dynebolic che al momento è la 2.5.2 e masterizzatela su CD; per usarla live sarà sufficiente riavviare il computer con il CD inserito e gustarsi lo spettacolo.
Mentre per installarla sul disco fisso: senza riavviare il computer, aprite il cd di Dynebolic e copiate la cartella dyne nell'hard disk. Io l'ho copiata nella radice di una partizione creata per lo scopo (/dev/sda3), ma va bene ovunque. A questo punto non rimane che inserire un'apposita voce nel menu del bootloader (che nel nostro caso è GRUB) in modo da poterla selezionare per l'avvio. Per farlo, aprite da root il file /boot/grub/menu.lst in questo modo:
# gedit /boot/grub/menu.lst [invio]
scorrete alla fine del file e al suo interno inserite il nuovo blocco:
title Dynebolic
root (hd0,2)
kernel (hd0,2)/dyne/2618ck1d.krn root=/dev/ram0 rw load_ramdisk=1 vga=0x318 max_loop=128
initrd (hd0,2)/dyne/initrd.gz
infine salvate, chiudete e riavviate il computer... all'avvio, oltre alla vostra distro abituale, potrete scegliere anche Dynebolic.
Ovviamente assicuratevi di aver inserito in menu.lst i parametri corrispondenti alla vostra macchina. Per esempio io ho scritto hd0,2 perché avevo copiato la cartella dyne nella radice della terza partizione, ma voi dovete fare attenzione a mettere i vostri parametri corretti; se avete problemi a comprendere la nomenclatura tipica di GRUB, prima di fare danni, vi consiglio di dare un'occhiatina a Wikipedia.
P.S. L'attuale Ubuntu 9.10 (Karmic Koala) adotta GRUB2 come bootloader predefinito ed essendo quest'ultimo totalmente diverso dal suo predecessore, per inserire la nuova riga di menu leggete queste istruzioni.